Gig Economy e trasporti: segnali di miglioramento nelle condizioni dei riders in Italia

L’emergenza COVID-19 in Europa ha messo a nudo la difficile condizione dei lavoratori impiegati nel trasporto merci urbano tramite piattaforme online, i cosiddetti “gig transport workers”. Già nel periodo precedente all’emergenza, la mancanza di un welfare e di una paga adeguate, dovuti principalmente all’incerto status lavorativo dei lavoratori, considerati come lavoratori autonomi ma di fatto subordinati alle esigenze della piattaforma, creava delle condizioni di forte incertezza economica e un’elevata conflittualità sociale.

Fonte: Joyce, Simon, et al. “A global struggle: worker protest in the platform economy.” ETUI Research Paper-Policy Brief 2 (2020).

 Durante la pandemia, in Europa, il livello di conflittualità è aumentato a causa della mancanza di responsabilità delle piattaforme verso la salute dei lavoratori. In pochi casi, infatti, le piattaforme hanno protetto dal rischio legato al COVID-19, tramite prevenzione e sistemi di welfare in caso di contrazione del virus. Inoltre, la decisione di alcune compagnie di rendere la consegna gratuita ha aumentato l’orario di lavoro e incrementato la competizione interna[1]. Le condizioni sono peggiorate in particolare per le categorie più deboli. A Barcellona, ad esempio i riders appartenenti alle categorie più disagiate hanno dovuti affrontare diversi dilemmi quali:

1) rischiare di contrarre il COVID-19 o non avere il cibo a tavola

2) rischiare una multa dovuta all’utilizzo di account prestati o non avere reddito sufficiente

3) rispettare il codice della strada o fare più consegne[2]

In Italia, sebbene non vi siano ancora degli accordi di categoria per regolare i rapporti di lavoro dei riders, si potrebbe registrare, stando alle dichiarazioni di alcuni portatori d’interesse, un notevole passo avanti. La piattaforma di food delivery, Just Eat, infatti, ha dichiarato che da Marzo 2021, assumerà con contratti di lavoro tipo subordinato in Lombardia. Secondo la compagnia, all’interno del modello di contratto proposto a tre tipologie (full time, part time e a chiamata), si avrà la possibilità di avere condizioni di assunzione eque: compenso orario, ferie, malattia, maternità e paternità, indennità per il lavoro notturno, festivi, assicurazione e dispositivi di sicurezza gratuiti in dotazione, tutele previdenziali e formazione obbligatoria.

Oltre ai benefici sociali diretti per i lavoratori, saranno inoltre aperti hub logistici dove i riders potranno utilizzare mezzi green come scooter elettrici ed e-bike, riducendo in questo modo gli impatti negativi della logistica urbana dell’ultimo miglio come congestione, inquinamento dell’aria e incidentalità stradale.

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[1] Pirone, Maurilio, et al. “Covid-19 impact on platform economy. A preliminary outlook.” (2020).

[2] Vieira, Tiago. “The lose-lose dilemmas of Barcelona’s platform delivery workers in the age of COVID-19.” Social Sciences & Humanities Open 2.1 (2020): 100059.

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